Vedo, prevedo e…adatto! Come proporre online un’attività sul futuro
Una delle cose che più mi appassiona è riproporre online alcune delle attività per le lezioni tradizionali in presenza. Non che la ricerca di strumenti e app in grado di aggiungere quel pizzico di innovazione alla lezione online non mi interessi. Penso però che sfidare il limite cartaceo, trovare soluzioni – didattiche e tecnologiche – che favoriscano anche online quel coinvolgimento che la stessa attività ci aveva regalato in presenza, sia ciò che scongiura un eccessivo ‘tecnocentrismo’. In altre parole, è ciò che garantisce alle lezioni online quell’umanità propria dell’insegnamento faccia a faccia.
L’altro giorno ero alla ricerca di un’attività da fare online per praticare il futuro. Pensando e ripensando, mi è venuta in mente l’attività ‘Vedo e prevedo‘ di ‘Ricette per parlare’ (Alma Edizioni). Non so se ce l’avete presente. Comunque, in questa attività, gli studenti devono usare il futuro per fare previsioni. La classe è divisa a coppie: uno degli studenti è il cartomante che legge il futuro al compagno. Il cartomante ha un mazzo di carte, delle tesserine da ritagliare su cui sono scritti 3 numeri; le tesserine vengono disposte, coperte, sul tavolo; l’altro studente pesca 3 tesserine e il cartomante, che avrà ricevuto le chiavi di lettura di ognuno dei numeri, ne interpreterà il significato e per ogni carta farà una previsione del futuro. Successivamente, i ruoli si invertono. L’attività è arricchita dall’uso di accessori, un foulard e degli orecchini grandi, per favorire una maggiore immedesimazione nella parte.
Questa attività pone al docente online alle prime armi una serie di sfide:
1. Il fattore “casualità” della scelta delle carte è il fulcro dell’attività, l’elemento alla base del vuoto di informazione su cui poi si snoda il prosieguo dell’attività. Nella lezione tradizionale, le tesserine sono fisicamente presenti, pertanto possono essere pescate casualmente dagli studenti.
2. Il docente, nella lezione online 1:1, si trova in un’inevitabile posizione di vantaggio conoscitivo in quanto è colui che propone l’attività. Si rende dunque necessario trovare una soluzione che non solo riproponga la scelta casuale ma che metta sullo stesso piano docente e studente di fronte al fattore imprevidibilità.
3. In ultimo, ma non per importanza, l’attività contiene quel pizzico di pepe in più proprio in virtù della presenza di accessori come il foulard e gli orecchini. Se nelle lezioni in presenza l’uso di realia è un fatto dato per scontato, quanti di noi sono disposti a portarli anche nell’online?
Ecco dunque come ho strutturato l’attività per la lezione online:
– alla fine di un incontro, ho chiesto alla studentessa se per la nostra prossima lezione era disposta a fare con me un’attività un po’ diversa dal solito e se poteva indossare un foulard e degli orecchini grandi. Le ho assicurato che lo avrei fatto anch’io;
– in fase di preparazione, ho digitalizzato così il mazzo di carte ritagliabile presente nel libro;
– prima della lezione, ho inviato alla studentessa le chiavi di lettura dei numeri così da ridurre al minimo il mio ruolo di docente onnisciente. In questo modo, durante la lezione, avrebbe potuto consultarle senza alcun mio intervento.
Ammetto che fino alla fine non ero sicura che si sarebbe travestita come le avevo chiesto. Non nascondo di essere rimasta piacevolmente colpita quando, alla risposta della videochiamata, ho visto e sentito questo (la mia reazione dice tutto!):
Da questa esperienza ho capito che:
– non esistono limiti nelle lezioni online: i limiti ce li poniamo noi!
– le attività della lezione tradizionale in presenza non si buttano dalla finestra quando si insegna online. Con la giusta preparazione e consapevolezza, tutto (o quasi!) può essere adattato alla nuova modalità di insegnamento.
– Conoscere gli strumenti e le app non serve a niente se non abbiamo la prontezza di usarli al momento giusto e di piegarli, in modo consapevole, alle nostre reali necessità.
– un pizzico di follia è il segreto per fare una lezione diversa e coinvolgente! Capisco che molti docenti potrebbero sentirti ridicoli ad indossare un turbante in testa per un’intera lezione e riconosco che una lezione di questo tipo forse non può essere proposta a tutte le tipologie di studenti.
Ma, una volta appurato che ci sono tutte le condizioni per farlo (e non abbiate paura a chiedere ai vostri studenti!), siate pronti ad uscire dalla vostra zona di comfort … dopo tutto, quello che conta è la felicità e la soddisfazione dei nostri studenti:
PS: alla fine dell’attività, abbiamo simulato una telefonata in cui io facevo la parte dell’amica a cui lei racconta tutto quello che la cartomante le ha predetto 🙂
14 Comments
Complimenti Silvia, è un attività di sicura efficacia. Condivido il tuo pensiero sul fatto che ogni strumento di insegnamento può essere adattato alle diverse modalità se noi lo presentiamo con efficacia e sappiamo creare il setting didattico adeguato e necessario.
Un caro saluto
Cora
Verissimo, Cora! Inoltre, è importante inquadrare sempre gli strumenti in un’ottica pedagogica e didattica per evitare di lasciarci ammaliare da “giocattoli” tecnologici che piacciono più a noi che agli studenti ;-). Grazie mille per aver condiviso il tuo punto di vista. Buon lavoro!
Cara Silvia,
Grazie mille per le tue riflessioni e per il suggerimento didattico. Tutto molto interessante e stimolante.
Grazie a te, Cinzia, per aver scritto in questo spazio. Sono contenta che l’attività ti abbia ispirato e, se la sperimenti, fammi sapere! ;-). Alla prossima!
Cara Silvia, ti seguo sempre con piacere.
Hai trovato le giuste proporzioni fra tradizione e innovazione, impegno e piacere, realtà e fantasia. Complimenti! 🙂
Bello Wheel Decide!
Ciao Maria Cristina,grazie di cuore. Sono felice se posso esserti di ispirazione. Hai visto che interessante Wheel Decide usato anche per digitalizzare il cartaceo? Poi se lo usi fammi sapere così ci scambiamo un po’ di opinioni 🙂 Buon lavoro e a presto!
Grazie Silvia. Sono anni che propongo “Vedo e prevedo” in aula, ma adesso mi divertirò anche online a trasformare gli studenti in maghi. Ottima l’idea della telefonata finale. Per un livello più alto si può lavorare sul futuro nel passato. Un post utilissimo!
Fantastico, Angela! Quando la sperimenti, se ti va, documenta la lezione con delle foto così poi, se vuoi, aggiungiamo anche la tua testimonianza 🙂 Buon lavoro!
Grazie Silvia per questa proposta cosí interessante, metteró in prattica, GRAZIE MILLE!
Grazie a te per il tuo commento! Poi mi fai sapere se sperimenti questa attività nelle tue lezioni online ;). Buon lavoro!
Veramente stimolante, Silvia. Credo che l’online offra in realtà molte più possibilità di “giocare”, non solo con la lingua, ma anche e soprattutto – paradossalmente – con lo “spazio che (non) c’è”. Grazie ????
Hai ragione, Tindara, e poi a volte basta così poco per creare quello “spazio che (non) c’è”! 😉 Grazie a te per la bella riflessione che hai condiviso qua <3
Ho provato questa attività di recente, è venuta benissimo!! Io ho messo il turbante e ho chiesto anche ai ragazzi di farlo, ci siamo divertiti un mondo!
Grazie, Silvia!
Sono felicissima che sia venuta bene! Ci si diverte sempre tantissimo, hai ragione. Grazie mille della tua condivisione e buon lavoro!