Vivere di insegnamento nel 2021: riflessioni personali
Photo Credit: Emma Matthews Digital Content Production
Oggi prendo spunto da quei post che spesso appaiono sui social in cui si fa sempre la stessa domanda: è possibile vivere di insegnamento dell’italiano come lingua straniera?
Premetto che – forse come antidoto ad una generale (individuale e culturale) inclinazione a piangersi addosso – su questo tema cerco sempre di eccedere un po’ in ottimismo. Dunque, se non amate le “Pollyanne” della formazione, allora è meglio che smettiate di leggermi ;-).
Se invece volete provare a fare di questo lavoro il vostro lavoro, allora datemi una chance e rimanete con me!
Tornando a bomba – ovvero se si può vivere di insegnamento dell’italiano e di formazione più in generale – la mia risposta è sì perché io vivo del mio lavoro.
Non credo vi interessi sapere quanto guadagno al mese, anche perché le mie entrate variano di mese in mese, dunque non potrei darvi una cifra esatta mensile. Posso però dirvi che superano di gran lunga alcuni numeri di cui ho sentito parlare sui social.
Mi è persino capitato di leggere che con l’insegnamento online si possono arrivare a fare 100/200 euro al mese. Sinceramente, ditemi voi: perché mai dovrei iniziare ad insegnare online con queste prospettive di guadagno?!
Ora, vi dico che superare queste cifre si può e se mi chiedete come si fa, allora io rispondo con il titolo di un libro scritto da una motivatrice di successo su Instagram: “La vita inizia dove finisce il divano”.
Se pensate di trovare il lavoro perfetto, sotto casa, con uno stipendio da urlo e con dei colleghi fighissimi, purtroppo potrebbe non essere (più) così facile. Che ci piaccia o meno, nel 2021, se si vogliono ottenere dei risultati, bisogna darsi da fare, e tanto. E come?
Oggi vorrei condividere con voi alcune cose che ho imparato sulla mia pelle, dopo 15 anni di onorato servizio in questo settore.
- Non esiste un solo lavoro ma tanti lavori. Soprattutto nel mondo dell’educazione nel 2021, credo che l’immagine dell’insegnante che presta servizio nella stessa scuola per sempre o che fa SOLO l’insegnante sia un po’ superata. Chi l’ha detto che il nostro lavoro debba essere “o…o”? Pensatelo piuttosto come un “e…e”. Alla domanda “Che lavoro fai?” io rispondo: “faccio formazione docenti, insegno online, gestisco un gruppo FB e curo il mio sito web”. E so di per certo che, dall’altra parte di questo monitor, c’è una miriade di colleghi validissimi che si danno da fare su più fronti: docenti online/correttori di fonetica su whatsapp/ autori di libri, creatori di percorsi di formazione online inediti, insegnanti in presenza/ organizzatori di lezioni di cucina per studenti, emigrati che hanno aperto scuole all’estero. Insomma, ce n’è per tutti i gusti!
- Siate pronti a scendere a (tanti) compromessi. Soprattutto se siete giovani (ma anche meno giovani) e non avete grandi vincoli di natura familiare/personale, continuate a cercare offerte di lavoro anche all’estero. Indubbiamente adesso il momento è catartico, ma qualche finestra aperta sul mondo ci sarà sempre. Se non fossi andata all’estero 13 anni fa, accettando (per lo meno all’inizio) uno stipendio basso, facendo sacrifici per non usare neanche euro messo da parte, adesso non farei neanche la metà di quello che faccio. Non perdete le occasioni che la vita vi mette davanti, anche se non sono le migliori. Può nascere sempre qualcosa di positivo e tutto fa brodo. Personalmente, a 42 anni suonati, sono di nuovo pronta a partire!
- Siate flessibili e pronti a guadagni altalenanti. Lo so, questa è la parte più difficile. Ogni mese il mio stipendio oscilla, a volte verso l’alto a volte verso il basso. Non sono qua per dirvi che sia facile e bello, ma fa parte del gioco. Se mi prende lo sconforto, guardo i lati positivi: i miei lavori mi consentono maggiore libertà di movimento, più tempo libero, più opportunità di guadagno dunque la bilancia tra negativo e positivo va in pari. Vi assicuro che con un po’ di esercizio mentale si può fare. Ovviamente, dal punto di vista pratico, bisogna organizzarsi e cercare di avere una mentalità un po’ più imprenditoriale. Provate a fare questo esercizio: considerate i vostri guadagni su base annuale e non mensile, e confrontateli con le spese totali che avete in un anno. Insomma, fate una sorta di “business plan” della vostra vita. Se ragionate di mese in mese, potreste essere presi dalla sconforto. Se invece mettete sul piatto la cifra totale, alla fine direte: “Beh, non è andata poi così male!”.
- Abbiate un piano B. Se dopo tanti sforzi non siete contenti di quanto avete ottenuto, siate pronti a voltare pagina. Coltivate altri interessi. Se io non fossi un’insegnante / formatrice, sarei senza dubbio una naturopata o una scenografa. Insomma, non precludetevi strade, non fissatevi con una sola idea. Conosco un’insegnante validissima che ha tutte le carte in regola per lavorare nell’intelligence, (e non esclude di farlo in futuro!) quindi…;-).
- Ultimo, ma non per importanza, circondatevi di persone positive! Purtroppo ad essere negativi non ci si guadagna niente. Vi avevo avvisato che sarei stata un po’ “Pollyanna” ma davvero, credetemi, anche per me è difficile, ma ci provo. Ho fatto tanta pulizia di persone negli ultimi anni e adesso, tanto a livello professionale che personale, cerco di circondarmi solo di persone che fanno e cadono, ma si rialzano e vanno avanti.
Parafrasando Jep Gambarella de ‘La Grande Bellezza’:
“La più consistente scoperta che ho fatto pochi giorni fa dopo aver compiuto 40 anni (non ne ho ancora 65 io!) è che non posso più perdere tempo a fare cose che non mi va di fare”. E aggiungerei anche “a frequentare persone che non mi va di frequentare”.
Dedico questo articolo a tutti voi, giovani e meno giovani. Affinché possiate trovare un nuovo entusiasmo in quello che state facendo e non vi lasciate sconfortare da certe risposte deprimenti che si leggono sui social.
6 Comments
Grazie per queste tue bellissime e valide riflessioni. Beh, che dire, io ci sono arrivata quasi per caso all’insegnamento della lingua italiana accettando, come dicevi tu, di fare le valigie e partire, retribuzioni più o meno basse, di avere colleghi più o meno simpatici. Ma adesso sono qui, anch’io da marzo 2020 insegno on-line in autonomo e, facendo i miei calcoli, guadagno più di quando lavoravo in una scuola. Inoltre, lavoro anche nel campo della traduzione e nell’insegnamento dell’inglese. Quindi, proprio come dicevi, non è poi così male, bisogna solo crederci e rimboccarsi le maniche. Grazie per il servizio che ci offri, Silvia, e buon lavoro. 🙂
Paola, grazie a te per aver dedicato del tempo a scrivere la tua testimonianza. Abbiamo tanto bisogno di leggere delle belle parole come le tue :-). Buon lavoro!
Ciao Silvia,
grazie delle tue parole e dell’incoraggiamento. Io sono all’inizio in questa professione, pur avendo la tua età, e alterno entusiasmo a momenti di scoramento. Mi fa bene sentire che ce la si può fare!! Sto studiando su mille fronti e spero di farcela anch’io. In questo il tuo aiuto, con i corsi, i webinar e i post, è fondamentale e di grande ispirazione.
Un abbraccio, Monica
Monica cara, sono io che ringrazio te per aver dedicato parte del tuo tempo prezioso a questa testimonianza. Certo che ce la farai! Fin da subito, ricordi, ti ho chiamata ‘docente’ e questo perché, conoscendoti – seppur a distanza – mi hai trasmesso questa idea. 🙂 I momenti di scoramento sono tanti, gli alti e bassi la norma, ma tutto questo non è una gara ed ognuno arriverà dove vorrà e potrà :-P. Un abbraccio fortissimo!
Grazie tante Silvia per questo articolo fantastico.
Alti e bassi ci capitano a tutti e sapere che non sei l’unica al mondo, mi conforta per non mollare e andare avanti con questo percorso d’insegnante.
Grazie per il lavoro che fai!❤️
Cara Jennifer, sono io che ringrazio te per avermi scritto…lo apprezzo tanto perché, come dici tu, mi aiuta a sentirmi meno sola. Un abbraccio e buon lavoro! ❤